Il Baule delle storie. Storie Coop nell’anno di Expo

Questa seconda pubblicazione de Il Baule delle Storie si presenta corposa, pronta per essere infilata tra le cose da portare in vacanza per una piacevole lettura sotto l’ombrellone o durante una pausa tra le camminate sui monti ma non dimenticate il segnalibro, tra le oltre 200 pagine di racconti, potreste perdervi! Dove ci portano i colleghi che hanno partecipato a questa raccolta? Nei nostri punti vendita certamente ma anche fuori di essi, nei rapporti quotidiani, quelli familiari e d’amicizia, ci portano indietro nel tempo a veder nascere le Cooperative e poi di corsa in avanti, in un futuro in cui, viaggiando tra i pianeti, ci sarà sempre tempo per una sosta alla Coop. Ci accompagnano con l’ironia, con la profondità, con la fantasia e la semplicità, ci parlano di noi, di giornate di lavoro che riconosciamo: a volte bizzarre, a volte faticose, ma sempre condivise. Il Baule delle Storie nasce alcuni anni fa a Scuola Coop per non perdere traccia di quelle tante storie che ci capita di incrociare nelle nostre aule, racconti che nascono così, per condividere un’esperienza e che si moltiplicano spontaneamente perché uno tira l’altro, come le cose buone. Stavolta abbiamo colto l’occasione di Expo e il suo tema portante per chiederci come Coop nutre il pianeta, per comprendere anche attraverso queste storie il senso e la presenza di Coop ad Expo. Vi stupireste a sapere che la prima risposta a questa domanda non è il cibo? Se prendiamo le singole storie come parte di un racconto collettivo, potremmo dire che Coop nutre il pianeta anche con il cibo, in particolare con i suoi prodotti a marchio, ma soprattutto con i legami: quelli tra le persone, colleghi e clienti, quelli con i luoghi in cui si nasce e si cresce, con i luoghi in cui si lavora, persino con gli abiti da lavoro; e certamente con i legami culturali che ci accomunano come cooperatori.